Piattaforme trading Fineco: commissioni a scalare e ampia personalizzazione
La prima banca italiana ad aver offerto la possibilità di fare trading nel forex (ma non solo), un’ampia scelta di strumenti finanziari compresi warrants, certificaties, etf, cfd, opzioni e futures, oltre che obbligazioni ed azioni. Fineco, per queste ragioni e numerose altre, è a ragione considerata una delle migliori alternative presenti nel settore per chi vuole investire e mettere a frutto i propri risparmi.
Canone annuo | 0,00 euro |
Commissioni | da 2,95 euro |
Modalità di apertura | Online |
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Le principali caratteristiche delle piattaforme Fineco
Il primo aspetto da considerare è quello della piattaforma di trading, perché da questo dipende la velocità di esecuzione degli ordini, la stabilità del software, la semplicità di utilizzo, senza tradire il ruolo centrale della personalizzazione delle funzioni principali, e la possibilità di potersi “allenare” o prendere confidenza tramite un servizio demo, che guidi soprattutto nelle fasi iniziali.
Questi requisiti infatti sono importanti tanto per i neofiti che per i traders più navigati. Questi aspetti, per quanto riguarda le piattaforme che Fineco mette a disposizione per fare trading online, sono tutti ampiamente rispettati. Sono state messe a disposizione 4 alternative, così da accontentare un po tutti, tramite:
- una piattaforma web trading, accessibile da qualsiasi browser senza necessità di fare alcuna installazione, con accesso a 26 borse mondiali;
- la piattaforma mobile, accessibile e gestibile ovunque tramite l’uso dell’apposita app;
- Logos, sempre con funzione mobile, che permette di fare trading anche sui cfd senza commissioni;
- la Power desk, disponibile col pagamento del canone di 19,95 euro mensili, con tantissime funzioni esclusive, più grafici e strumenti sia per tradare che per migliorare le proprie strategie (comprese le possibilità di fare trading in automatico).
Carte Fineco
Costi e commissioni sul trading
L’altro aspetto da non trascurare è quello connesso ai costi di trading che, ovviamente, variano in funzione degli strumenti e mercati scelti. Per le azioni ed obbligazioni la commissione è variabile (comunque non inferiore a 2,95 euro che per la maggioranza di obbligazioni straniere salgono a 5,95 euro) pari allo 0,19% del volume di trading (con un tetto massimo di 19 euro).
Per le azioni italiane ci sono gli stessi limiti commissionali (con minimo a 4,95 euro per le azioni estere, mentre per quelle usa il minimo è di 3,95 dollari). Il sistema utilizzato è però con piano a decalage, con l’aumentare del volume di trading concluso nel mese.
Stesso sistema introdotto per i derivati, con una soglia minima di 500 dollari/euro per poter accedere alle commissioni ridotte. In entrambi i casi l’obiettivo è quello di sostenere il trading con un minor impatto commissionale, per coloro che mostrano un certo “impegno” complessivo nel tempo. Infine per il forex gli spread partono dai 3 pip.
Marginazione, leva, formazione e assistenza
La marginazione è personalizzabile (tra il 5% e il 100%), potendo anche sfruttare la leva x20. Invece nel forex la leva è x100. Trattandosi di investimenti, è bene non trascurare l’assistenza, che continua ad incassare pareri ed opinioni positive, e la formazione. A riguardo ci sono tante lezioni in aula: basta vedere se nella propria città è attivo un corso che interessa e provvedere alla registrazione.