Pos virtuale: caratteristiche e funzionamento

Il pos, abbreviazione di point of sale, è un sistema che permette di ricevere pagamenti grazie alla combinazione di un software e generalmente di un hardware apposito atto a leggere una carta di pagamento. Con il Pos virtuale viene in un certo senso meno questo secondo presupposto visto che i pagamenti vengono eseguiti attraverso un device mobile. Vediamo come.

Che cosa serve?

Come appena detto quindi un pos virtuale può usare un tablet oppure uno smartphone per ricevere dei pagamenti con carta. Generalmente è solo necessario che questo device abbia un sistema di connessione supportato che può essere, a seconda della tipologia, wi fi, bluetooth oppure la classica connessione 3G o 4G.

Tali collegamenti wireless permettono anche di connettere un piccolo lettore di carte opzionale per la gestione dei pagamenti in modo ‘tradizionale’ che comunicherà con il device tramite un’apposita app.

Modalità di pagamento possibili

In caso di Pos virtuale si possono quindi verificare due situazioni in base all’uso o meno del lettore di carte fisico:

  1. il venditore tramite app invia una richiesta di pagamento generando un link specifico o un codice qr code che può arrivare al cliente con mail o sms a seconda del sistema scelto. L’acquirente cliccando sul link inserisce i dati della propria carta e dà la conferma attraverso il pin. In questo contesto anche chi effettua l’acquisto deve avere un servizio dati attivo. Entrambi ricevono una ricevuta attestante l’avvenuto pagamento;
  2. il venditore ha un lettore di carte collegato con wi fi o bluetooth al device sul quale ha scaricata l’app di gestione del pagamento come pos virtuale. Il lettore invia i dati letti della carta al device dove l’acquirente dovrà inserire il pin per confermare il pagamento. In questo caso è solo il venditore che necessita di un sistema collegato al traffico dati, mentre per l’acquirente il funzionamento è simile a quello di un pos fisico, tranne che per la ricevuta di avvenuto pagamento che non sarà in modalità cartacea ma inviata in modo digitale.

Sicurezza

Per quanto riguarda i servizi offerti dai circuiti (ad esempio MasterCard Secure Code oppure Verified by Visa) anche il sistema di pagamento con Pos virtuale, sfrutta gli stessi standard di sicurezza previsti da quello fisico. Stesso discorso per i dati della carta che non sono in alcun modo gestiti da chi riceve il pagamento od ancora memorizzati sul device utilizzato per la transazione.

Costi

Per quanto riguarda i costi, di norma un pos virtuale prevede costi di gestione light rispetto a un pos tradizionale, già a partire dall’assenza di quelli di installazione del sistema. L’eventuale dispositivo per la lettura delle carte potrà essere acquistato oppure ricevuto in comodato d’uso. I costi collegati alla ricezione dei pagamenti, alla pari dei pos tradizionali, possono essere fissi, variabili, forfettari e, soprattutto, differenti anche a seconda del tipo di carta e/o circuito usato.

Vantaggi

I vantaggi di un pos virtuale sono riassumibili in tre aspetti principali e cioè:

  • facilità di gestione;
  • eliminazione di alcune voci legate ai costi fissi;
  • possibilità di poter ricevere i pagamenti in mobilità (ad esempio per le vendite di ambulanti a domicilio, mercatini, ecc).

Proprio per questi aspetti il pos virtuale sta diventando un servizio offerto sempre con maggiore frequenza spaziando dalle banche tradizionali (come ad esempio UniCredit o Intesa Sanpaolo), fino ad apposite società, molte nate come start up innovative, che permettono il collegamento anche a un conto elettronico, come ad esempio Paypal.

Esempi

Payrexx

Tramite una registrazione gratuita (che può essere fatta anche sfruttando l’account Facebook) si crea il proprio pos virtuale. A seconda dell’uso che si intende fare del servizio si può scegliere uno dei 3 profili che prendono il nome di Starter, Plus e Premium. Il costo va dai 9 ai 49 euro mentre l’abbonamento può avere una durata di 12, 24 o 36 mesi. E’ inoltre presente una versione Free che non ha un costo fisso ma le commissioni di pagamento sono all’1%. Negli altri casi invece avremo:

  • 0,5% versione Starter;
  • 0,2% versione Plus;
  • 0% versione Premium.

Al 18 ottobre 2018 è possibile accedere ad un conto gratuito di prova della durata di un mese che verrà trasformato alla fine del periodo in un account Free.

(Fonte: sito Payrexx – Data: 18 ottobre 2018)

SoloPos Virtuale

SoloPosVirtuale è un servizio offerto dall’azienda italiana Qsistemi Italia. Parliamo di una soluzione offerta ‘in cloud’ e quindi al 100% virtuale, senza il bisogno di scaricare nemmeno un’app. Per ricevere i pagamenti infatti si deve semplicemente creare un link e poi condividerlo dal web. Chi deve fare il pagamento dovrà poi accedere al sistema cliccandoci sopra e confermare la transazione. I costi del servizio sono abbastanza lineari e così riassumibili:

  • il canone annuale pari a 19 euro più Iva (se nell’attivazione si richiede l’assistenza c’è un costo una tantum di 49 euro più iva).
  • le commissioni operative che sono indipendenti dai circuiti delle carte di pagamento: 3% più un minimo fisso di 0,035€ per ogni transazione.

(Fonte: sito SoloPos Virtuale – Data: 18 ottobre 2018)

Sumup

Si tratta di un esempio di pos virtuale che sfrutta un lettore di carte che può essere acquistato dall’esercente a 39 euro. Questo rappresenta l’unico costo fisso visto che non è previsto un canone di abbonamento mensile al servizio. Anche in questo caso le commissioni non variano in funzione della tipologia di carta o del circuito essendo sempre pari a 1,95% della transazione. Il lettore comunica con il device del titolare del servizio attraverso bluetooth ed è dotato della tecnologia NFC che permette di ricevere anche pagamenti con Apple Pay e Google Pay.

(Fonte: sito Sumup – Data: 18 ottobre 2018)

Pos virtuale MonetaWeb

Concludiamo con la proposta di Banca Intesa Sanpaolo che è rivolta soprattutto alla ricezione dei pagamenti attraverso carte e bonifici per il proprio e-commerce. Il sistema accetta quasi tutti i principali circuiti (al 18 ottobre 2018 sono Visa, MasterCard, Maestro, Diners, JCB, American Express) sia online che per corrispondenza o via telefono. Le transazioni rispettano gli standard di sicurezza indicati dai Circuiti Internazionali suddetti a partire da quello Masterpass.

(Fonte: sito Intesa Sanpaolo – Data: 18 ottobre 2018)